Dove la professionalità incontra la tecnologia!

   
Michele Porfido
Nato a Santeramo in Colle - Bari, nell'ormai lontano 1966 (secolo scorso e  altro millennio), sin da piccolo è stato attratto dalla tecnologia.
Amante della buona Musica si definisce: dotato di buon gusto musicale.
"Mi piace fare radio a 360°! non soltanto curare la parte tecnica in studio ma anche l'esterno. Cavi e connettori fanno parte del mio quotidiano. Sono anche un radioamatore in possesso di regolare patente e licenza per l'esercizio di stazione radioamatoriale, rilasciata dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni previo esame scritto.
Amo viaggiare e non appena posso acquisto un biglietto e parto. Ho visitato diverse nazioni del mondo ed ho potuto apprezzare e conoscere, nel mio piccolo, diverse culture."
 
 
Io c'ero....
Privo di un titolo di studio superiore riconosciuto (niente laurea, niente diploma), inizia i suoi primi passi nel campo tecnologico come apprendista in un laboratorio di riparazioni elettroniche, studia per conto proprio le basi dell'elettronica e si aggiorna costantemente partecipando a stage formativi. 

Sin dall'adolescenza è stato impegnato in più di un'Associazione di volontariato (Onlus, dei servizi alla persona, Promozione Sociale e di Protezione Civile), si è occupato della parte tecnologica permettendo alle stesse di beneficiare dei vantaggi che l'introduzione tecnologica comportava. Apparecchiature radio trasmittenti, ripetitori radio, antenne, microfoni e sistemi di amplificazione accorciavano le distanze tra i fruitori e chi ne dispensava i servizi. Nello stesso periodo iniziava anche la collaborazione con una piccola emittente radiofonica locale.
Erano i primi anni 80, gli albori di una evoluzione tecnologica tale che avrebbe fatto nascere una vera e propria passione per tutto ciò che è tecnologia.

A chi gli chiede informazioni in merito al periodo in cui è avvenuta questa evoluzione,  risponde così:
"Dall'era della TV in bianco e nero ad oggi, c'è stata una evoluzione tecnologica tale che ha segnato tappe storiche (si pensi alla nascita di prodotti come il Transistor che ha sostituito le Valvole, al Videoregistratore che permetteva di rivedere i programmi TV, ai CD che pur cadendo a terra non si rompevano come succedeva ai dischi in Vinile, alla qualità del suono senza rumori dovuti alle cariche elettrostatiche tipiche del Vinile, al DVD e alla TV via Satellite, al Personal Computer e Internet, alla telefonia cellulare e agli Smartphone).
Ancora prima di tutto questo c'era la Radio, sotto tanti aspetti simile a come la conosciamo adesso, la Radio privata nata negli anni 70 si è affermata con grande prepotenza nello scenario sociale tra la seconda metà degli anni 70 ed i primi anni 80.
Non esistevano regole scritte, non esistevano neanche leggi specifiche, fare Radio all'epoca significava divertirsi, avere voglia di fare qualcosa, avere un minimo di conoscenza tecnologica (era sufficiente avere uno "stereo" - nome improprio per definire un impianto HI-FI domestico) e qualche Lira per comprare dischi.
Gli speaker di allora operavano in modo diverso. Ogni persona presente nello Staff, a seconda delle proprie capacità personali (notasi personali e non professionali), si prestava a fare di tutto: parlava al Microfono e si gestiva i volumi  autonomamente, cercava il disco da cui prendere il brano da trasmettere e rispondeva anche al telefono. Alcuni portavano la collezione di dischi personali per fare la scaletta del programma radiofonico.
In poche parole dei veri factotum: Tecnico, Redattore, Giornalista, Amministratore e chi più ne ha più ne metta. La programmazione dei brani musicali veniva fatta a mano, non esistevano i Computer per le automazioni degli stacchi pubblicitari e/o dei jingle; per coprire le ore in cui si trasmetteva Musica senza Speaker si passavano ore ed ore a registrare chilometri di nastri a bobine (durata di ogni nastro 4 ore circa per lato). I più fortunati avevano riproduttori con auto reverse, altrimenti bisognava andare a sostituire i nastri. La notte le trasmissioni venivano sospese per poi riprendere il mattino successivo."


Where professionality and tecnology meet!
Naturalmente c'è stata anche una evoluzione nell'evoluzione... la tecnologia non si è certo fermata e le strumentazioni tecniche sono migliorate. "Con le prime strumentazioni digitali apparse sul mercato si riusciva a migliorare la performance dell'emittente fino alla completa automatizzazione. Si cominciava a parlare di "regie automatiche", si poteva gestire lo spazio pubblicitario e i Jingles a proprio piacimento, coprire tutte e 24 le ore era diventato molto semplice. Automatizzare significava però avere delle difficoltà di utilizzo della strumentazione stessa ed ecco che il factotum cominciava a sparire per lasciare il posto a nuove figure professionali specializzate."

Dalla passione al lavoro....
Non ancora maggiorenne, ha cominciato a dedicarsi al radiantismo ed in seguito alla "Radio" intesa come emittente radiofonica privata. Le prime Radio private, nate negli anni 70, si erano già affermate come realtà sociali e per trasmettere Musica si usavano trasmettitori autocostruiti, si usavano i dischi a 33 e 45 giri (disco in Vinile), si usavano le "Cassette" (Musicassetta C60 era la più diffusa).
Agli inizi degli anni 90, sulla falsa riga delle Radio,  si sono affermate anche le TV private locali. Era un'ulteriore evoluzione tecnologica che seguiva fenomeni nazionali.
Era anche una nuova opportunità di crescita professionale, una nuova sfida, una nuova incognita: passare dal fenomeno Radio, che ormai si stava trasformando in Network e Syndacation, alla TV.
L'esperienza televisiva si è protratta fino ai primi anni del nuovo millennio, i costi di gestione di una TV molto superiori a quella della Radio, abbinate alle leggi varate per regolamentare il settore radiotelevisivo durante la seconda metà degli anni 90, hanno contenuto il fenomeno evolutivo lasciando spazio per la maggior parte ai Network.
Dall'inizio del secondo millennio ad oggi, la crescita professionale è continuata nel settore dello spettacolo (teatrale, televisivo e radiofonico), lavorando e/o collaborando con aziende e privati, di piccole e grandi dimensioni che hanno creduto nella competenza e nella professionalità.

Teamwork is the key!
Per niente appagato dalle soddisfazioni professionali (vanta nel proprio Curriculum nomi di aziende leader mondiali nel campo dell'intrattenimento e dello spettacolo come Costa Crociere, MSC Crociere e Ventaclub), è in costante ricerca di ulteriore crescita.
"Curare la parte tecnica, la regia del video, del suono e delle luci, per piccole e/o grandi realtà significa stare a stretto contatto con altre persone, a volte con decine ed in alcuni casi con migliaia. Persone di diversa Etnia, con le propria cultura, con il proprio credo.
In tutti questi anni continuare a svolgere questo lavoro è servito tantissimo alla crescita professionale, ma è indiscutibile che è servito tantissimo anche alla mia crescita personale.... Smettere di crescere culturalmente è come smettere di vivere."

   

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